Rock alla canna del gas? Ci pensano gli Arctic Monkeys

Art-rock-post-punk-funk… Il Rock alla canna del gas. Roba buona per serate tra noi appassionati di un genere in agonia.
O questa musica sarà di nuovo capace, di una band in grado di raggiungere ed emozionare parti importanti di una generazione, o sarà morta per davvero.
Gli Arctic Monkeys, vi piaccia o no, al momento reggono soli sulle proprie spalle questa enorme responsabilità.

Lo scriveva un nostro amico e lettore, Luca Bettega, nel 2007 in occasione dell’uscita del secondo album degli Arctic Monkeys, Favourite Worst Nightmare. Sono passati sette anni ed il discorso ovviamente semiserio, anche un po’ alcolico, di Alex Turner ai Brit Awards ce l’ha fatto tornare alla mente. Sembra proprio che “il Frontman” abbia voluto rispondere a quella “profezia”:

Ah, quel rock ‘n’ roll. Quel rock ‘n’ roll, che non se ne va mai. Potrà ibernarsi di tanto in tanto, o sprofondare nella palude. Credo che la natura ciclica dell’universo in cui il rock fluttua chieda che aderisca ad alcune delle sue regole.
Ma aspetta sempre lì, proprio dietro l’angolo, pronto a riemergere dal fango e sfasciare il vetro del soffitto, più bello che mai.
Sì, quel rock ‘n’ roll, sembra che svanisca a volte, ma… non morirà mai. E non c’è niente che voi possiate fare a riguardo.

Abbiamo solitamente considerato poco rilevanti i vari premi, le chart e via dicendo, spesso strumenti confezionati a discrezione dei discografici per promuovere prodotti piuttosto che stare a rappresentare la vera qualità musicale dei lavori. Questo è il mercato, baby.

Mai premiati da media come MTV ed esclusi anche all’ultima tornata dei Grammys, gli Arctic Monkeys hanno dominato i Brit Awards. Certo, è il red carpet regale della musica brit, per gli inglesi il rock vuol dire ancora qualcosa, la storia ecc. Ma è sicuramente insolito vedere prodotti alternativi scalzare di gran lunga il pop-mainstream delle major. In eventi messi su proprio per le major.

Adesso, non sappiamo se vi saranno nuovi album, nuove avventure, nuovi progetti, se gli Arctic Monkeys continueranno da “indipendenti” o firmeranno per qualche multinazionale in futuro. Ma dall’imbastardimento totale degli ultimi decenni, dei generi, della musica, del rock, è uscito fuori un piccolo prodigio che ancora deve, forse, sbocciare del tutto: Alex Turner.

Dove si va? We’ll never knooow…

Un commento

  1. Discorso super! ‘Mbreacone! Il top Alex.
    però fatemelo dire.. ormai la sua espressione e il suo atteggiamento sono diventati a dir poco odiosi xD.attenzione non sto dicendo che mi è cascato(non sono ipocrita, anzi sono spudoratamente di parte perché mi piace da morì) ! ma non credo lui abbia bisogno di esagerare col personaggio: la sua gran personalità l’ha dimostrata e la dimostra sempre e comunque, anche con uno spontaneo sorriso in più! Il suo modo di pensare, esprimersi sia normalmenre che nei testi, e la sua ottima complessità parlano chiaro.ora che mi faccia lo spocchioso senza mollar più un sorriso in ogni dove non ha senso.così rischia solo di macchiar di finzione la sua apparenza.anche l’apparenza conta, ma deve conservare spontaneità. Pura opinione personale . Mo non me lapidate, grazie xD!
    Detto ciò…seguendoli da sempre, per me rimane un grande e vale 1000! 😛

I commenti sono chiusi.