Sei in una stanza insonorizzata, l’esterno non esiste. Macchine, clacson e urla appartengono alla fantasia. Hai solo un paio di orecchie buone e nient’altro. Nella stanza c’è l’impianto acustico più professionale di tutti i tempi. Quale canzone sceglieresti di ascoltare?
Non ci sono gare, ma sono un vincitore: Alex Turner e la sua chitarra.
Qui non si parla di tonalità, tecnica, armonie. Si parla di una voce forgiata nelle corde di una chitarra acustica. Trasmette potenza e incertezza, amore e disappunto. L’evidente dimostrazione che non serve avere una voce da usignolo per essere bravi, ma cuore e passione. Non serve avere una situazione come descritta all’inizio per assaporare ogni particolare, bastano anche un paio di cuffie nel bel mezzo di New York. Per quanto chiasso ci sia la musica degli Arctic Monkeys sovrasterà ogni altro suono. Non dipende dalla potenza, ma da come ti arriva nella mente, come un chiodo fisso che non puoi ma soprattutto non vuoi togliere. Ci hai messo così tanto per martellare quell’idea di serenata spericolata, perché rimuoverla?
Il rock echeggia nelle vie delle nostre vite grazie a loro. Finalmente. Di nuovo.